domenica 11 aprile 2010

SULLE ELEZIONI 2010

Sul dato nazionale è indubbio che bisogna segnalare il calo dell’affluenza che ha colpito più o meno tutti i partiti, tranne la Lega. Non è un caso che sia il partito con la più forte identità ben radicata sul territorio. A volte ho l’impressione che una aprte dell’elettorato abbia la convinzione di dover scegliere di votare un farabutto ed il nulla…
Una posizione chiaramente estrema ma che ci deve far pensare che noi ancora non riusciamo a proporre un’identità chiara, non solo come coalizione ma nello stesso partito . E allora noi che siamo qua in questa “trincea” sappiamo che dobbiamo tirare fuori la terza alternativa tra il nulla e il farabutto cioè quella di creare qualcosa.
È ingiusto attaccare subito Bersani, perché è solo da qualche mese alla guida alla segreteria. Però certo che il senso a questa storia non è stato ancora preso del tutto. Ancora c’è indecisione su come vanno prese le decisioni nel campo elettorale . Si ricorre spesso le primarie per evitare al partito di prendere autonomamente una sua linea. Al buon caso veneziano che è servito dare una piena legittimazione democratica al candidato, c’è l’esempio negativo della Puglia dove si è ricorso ad una primaria inutile, in cui la direzione nazionale del PD ne è uscito con le ossa rotte nel tentativo di far fuori il “prodigio vendola”.
Dal punto i vista dei contenuti, oltre alla sacrosanta protesta contro i soprusi verso la legge e la libertà di stampa di questo paese, manchiamo di una proposta. Dovremo riuscire ad unire il momento movimentista con quello propositivo, smettendola di dire che uno non può esistere uno se c’è l’altro. Ad ogni prevaricazione sulla libertà di stampa noi dovremo saper opporre una nostra idea di come va tutelata che non può essere solo conservazione di un esistente che ci ha portato alla situazione di adesso . Alle minacce di riforma costituzionale , o della giustizia noi dobbiamo opporci contrapporre le nostre proposte che devono essere chiare - univoche. Invece continuiamo a non parlare od a parlar con tante voci.

lunedì 26 ottobre 2009

venerdì 23 ottobre 2009

Care democratiche, cari democratici,

il prossimo 25 ottobre ci saranno le elezioni primarie per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico. È per noi tutti, che abbiamo a cuore l’Italia, un appuntamento fondamentale per rafforzare la democrazia del Paese.



Una grande e convinta partecipazione sarà la migliore risposta alla volontà della destra berlusconiana di sfigurare il volto democratico della società civile. Volontà che si manifesta ogni giorno ignorando i bisogni reali dei cittadini, fingendo che la crisi sia passata, calpestando il diritto ad una informazione libera, costringendo il Parlamento a subire le decisioni imposte dal governo, premiando i disonesti e mortificando chi le leggi le rispetta.



Con il nostro voto contribuiremo al rilancio del Partito Democratico, dopo la grande partecipazione degli iscritti in ogni luogo del Paese. Le primarie saranno il suggello finale di questo cammino di condivisione.



Essere in tanti il 25 ottobre significa dare al PD energie nuove o suscitare una speranza nuova nel Paese.



Per questo la partecipazione alle primarie e il nostro voto saranno decisivi. Insieme potremo adoperarci per il cambiamento. Sostenere il rinnovamento e il rafforzamento del PD significa creare un’alternativa al governo berlusconiano in grado di riportare al centro dell’azione politica le aspettative e le esigenze delle persone e non gli interessi di pochi.



Abbiamo bisogno di buona politica, onesta e responsabile; di un partito radicato tra la gente; di democrazia reale e non mediatica; di una credibile alternativa alla destra.



Abbiamo bisogno di un Partito Democratico più solido e più forte.


Pier Luigi Bersani




Scelgo Bersani perchè ...
Accanto a testimonial d'eccezione (uno per tutti Carlo Azeglio Ciampi) ecco anche Luciana Littizzetto e Gene Gnocchi che in una surreale video-intervista spiega perchè anche lui sostiene Pierluigi


Tutto sul voto di domenica
Trovi tutte le informazioni utili qui



Cosa altro puoi fare per aiutare Bersani a diventare segretario del PD?

“La Costituzione è una cosa seria” .
Diffondi il nuovo spot della campagna di Bersani. Fallo circolare più possibile. http://www.youtube.com/watch?v=3kDI32a5Bow

Pillole- video
Ecco una serie di piccoli video che mettono in evidenza alcuni temi del progetto che ci sta a cuore.
Guarda e diffondi il video-pensiero di Bersani.

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Leggi le frasi di Pier Luigi su www.bersanisegretario.it e condividile su Facebook con i tuoi familiari e i tuoi amici, per riuscire tutti insieme a dare un senso a questa storia.

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Ce ne sono tantissimi, li trovi qui . Scegli quello che ti piace di più e linka www.bersanisegretatio.it

Bersani per te: cosa è cambiato con le sue liberalizzazioni
Da lui azioni concrete e non solo parole. Guarda cosa è cambiato grazie alla sua azione di governo. Diffondi il materiale tra i tuoi amici

Diffondi una cartolina sui temi della mozione Bersani
Scegli tra tutte le cartoline il tema più adatto per convincere i tuoi amici a votare Bersani alle primarie del 25 ottobre. Ci siamo, ormai siamo quasi al traguardo di questa sfida elettorale.

giovedì 4 giugno 2009

LA SCELTA

C’è veramente il rischio del dilagare del Berlusconismo contro la democrazia . Lo misureremo nelle votazioni di sabato e domenica. Ma questo rischio non verrà misurato sulla differenza tra chi ha votato per lui e chi non ha votato per lui, ma tra chi ha votato per il suo partito e quelli che hanno votato per il maggior partito all’opposizione direttamente concorrente. L’unico partito che nel caso fosse al governo in grado di poter sedere su un tavolo con i rappresentanti dei sindacati e delle altre forze sociali; l’unico che all’esplodere della crisi si è speso per proporre delle soluzioni quantificabili, come il sussidio economico per le migliaia di disoccupati appartenenti al mondo del precariato, che senza lavoro si troverebbero senza forme di sostegno come la cassa integrazione; l’unico che sa avere al suo interno competenze anche su tematiche a livello europeo , e non solo nazionali (e per delle elezioni che si definiscono europee non penso sia poco).

Non esiste il partito migliore per definizione, e non esiste il partito meno peggio.
Esistono invece la responsabilità e la partecipazione.
La partecipazione come chiave per migliorare ciò di cui si sente parte, di cui non basta il voto. La responsabilità è invece dei dirigenti, che giustamente oggi più che mai devono cominciare a guardare alla gente. Ma la responsabilità è anche di chi vota, e sceglie che forma dare alla democrazia.
Questo week end possiamo scegliere se dividerci per vent’anni tra l’istrionismo di Berlusconi o l’istrionismo del suo anti-clone, oppure cominciare ad aprire le porte alla politica.
Non esiste il “tanto peggio tanto meglio”. Esiste la scelta.

domenica 24 maggio 2009

Debora Serracchiani

Debora Serracchiani candidata alle elezioni Europee

mercoledì 1 aprile 2009

IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA





IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA :
GOVERNARE L’INTEGRAZIONE

Giovedì 2 aprile alle ore 17 e 30
Istituto di Cultura Laurentianum, Piazza Ferretto, 121 Mestre

Relatori:
Davide Papotti – Geografo Culturale
Gianfranco Bonesso – Esperto di fenomeni migratori

Intervengono:
Sergio Chiloiro – Segretario della Camera del Lavoro di Venezia
Bernardino Mason – Presidente della Coop. “Il Villaggio Globale”
Angelo Pozzan – Avvocato
Maurizio Scassola – Presidente Ordine dei Medici di Venezia
Sandro Simionato - Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Venezia
Alessandro Maggioni – Consigliere comunale di Venezia e Coordinatore comunale PD

Un dibattito ed un confronto con la cittadinanza per avere una visione d’insieme del fenomeno dell’immigrazione nel nostro territorio urbano e delle risposte che la città (intesa sia dal punto vista politico-amministrativo che associazionistico) riesce a dare; un dibattito che possa anche essere da stimolo per individuare contenuti da portare come contributo al programma politico delle comunali del 2010.

Sono invitati al dibattito:
Cittadini, associazioni, amministratori

L’iniziativa è organizzata da Circolo PD G. Pellicani Mestre Centro e dal Gruppo Consiliare Partito Democratico del Comune di Venezia

domenica 8 marzo 2009

Oggi la ruota gira piano....Parte 2

Detto quel che ho detto sul precedente post omonimo, guardiamo avanti.


Secondo me è stata giusta la scelta di non andare alle primarie o al congresso adesso: ci avrebbe non solo ulteriormente lacerato, ma avrebbe sbattuto nuovamente tutte le nostre tensioni nei media, con ulteriore calo dei consensi. Ha detto bene Franceschini che sui giornali ci si deve andare per fare proposte e fare opposizione al governo, perché gli spazi di discussione in partito per uno scontro propositivo e costruttivo ci sono, bisogna solo saperli utilizzare.

Su quello che dev’essere il partito in futuro non c’è altra strada che ritrovare lo spirito iniziale e non quello degli ultimi mesi.
A me non interessa mettere insieme categorie sociali che non vivo nella vita di tutti i giorni: nel mio relazionarmi nella società nel lavoro non posso distinguere i laici dai cattolici.
L’unico approccio possibile di un politico è quello di dare risposte a chi ha più problemi, chi vive nel disagio, nella paura, nell’insicurezza sociale economica lavorativa, e questi non ci chiedono una risposta laica e cattolica, ma una risposta concreta, razionale. E riformista, perché è da questa parte che abbiamo deciso di stare. E non dalla parte dei conservatori.

E aggiungo sulle polemiche derivate dal “dover marciare insieme con artigiani e i piccoli e medi industriali”. Qui le battute possono essere facili, ma qui non si tratta di sposare Confindustria. Anzi significa proprio negare la logica con cui Confindustria si prende il diritto di rappresentare in toto una categoria sociale. Forse perché le categorie di oggi non sono più quelle di qualche decennio fa.

La proposta di Franceschini dell’assegno per i precari che perdono il posto di lavoro pone bene la questione che non tutti i lavoratori subordinati sono nelle stesse condizioni.
C’è chi in una gravissima situazione di disagio determinata dalla crisi si ritrovano ad avere meno diritti di altri. E penso che noi proprio presso chi ha meno diritti prima di tutto dobbiamo rivolgerci.

E se c’è una persona di trenta quarant’anni che legittimamente decide di investire i soldi che si è messo da parte dopo anni di lavoro, per aprire un’attività, piccola o media, che sia e si trova di fronte alle difficoltà burocratiche, fiscali, oltre quelle economiche della crisi, può essere un interlocutore? Io penso di sì.

Come può essere interlocutrice tutta una fascia della società legata all’immigrazione che sarà la prima vittima della crisi, dato che subirà i primi effetti della disoccupazione. Per molti il rischio sarà di tornare in uno status di irregolarità (a causa delle storture della Bossi Fini), esposti ai circuiti criminali ad essa legata.

Per cui superando la polemica se siamo di centro o sinistra (definizione che nasce prima di tutto dalla collocazione “geografica” dell’emiciclo parlamentare, per cui andiamo a vedere dove siamo seduti in Parlamento e poi lo capiamo) quello che interessa a noi realmente è invece capire chi vogliamo proteggere: le categorie in difficoltà del novecento o quelle del nuovo secolo? Quando abbiamo capito questo possiamo cominciare a capire cosa fare, quali scelte prendere, e con chi vogliamo allearci o meno.